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Comunicazione famiglie - educatrici

In questo articolo vedremo alcune idee come aumentare l’efficacia della comunicazione delle educatrici con le famiglie dei bambini iscritti nell’asilo nido, fornendo alcuni consigli. In particolare proporremo come comunicare al meglio durante l’accoglienza quotidiana (ingresso) e l’uscita. Vedremo infine alcuni consigli da noi sperimentati per la comunicazione di problemi e difficoltà di un bambino riscontrate in asilo nido, e qui raccolti e presentati dalla psicologa Milena De Giorgi.

Importanza per le educatrici della comunicazione con le famiglie

Per le educatrici, la comunicazione con le famiglie è di fondamentale importanza. Questo è evidente se si considera che il bambino vive sia in asilo nido, sia in famiglia. Curare la comunicazione con le famiglie è lo strumento chiave per un’effettiva collaborazione alla crescita e alla cura e per un’efficace alleanza educativa.
Le educatrici devono inoltre sempre considerare che la comunicazione non si esaurisce nella mera informazione.
Dal punto di vista operativo, ciò si traduce nel porre attenzione alle domande apparentemente chiuse dei genitori, tipo “ha mangiato, cosa ha fatto, ecc.”. La comunicazione non si esaurisce nella semplice risposta con una lista di cose (cioè nell’informare i genitori), ma cerca di trasmettere vissuti ed esperienze attraverso la relazione con l’altro.

Comunicazione famiglie-educatrici – 2 esempi

Per chiarire al meglio di quale comunicazione stiamo parlando in questo articolo, confrontiamo due esempi sintetici che ogni giorno capitano alle educatrici (siamo all’uscita dall’asilo nido di una bambina, Anna):


Sono quasi simili e, dal punto di vista dell’educatrice di asilo nido, impegnano lo stesso tempo e costano la stessa fatica. La differenza però è fondamentale.  

Pianificare la comunicazione genitori-educatrici

Data l’importanza della comunicazione con i genitori, è consigliabile che essa sia pianificata, cioè pensata, discussa, preparata (e magari provata) in equipe educativa. Inoltre è consigliabile che essa sia valutata periodicamente.
Si osservi inoltre che la comunicazione è spesso inclusa nella Carta dei Servizi dell’asilo nido; questa inclusione accenna solitamente a forme con generica valenza educativa (ad esempio per la continuità orizzontale), non entrando nei dettagli di come, invece, la comunicazione sia uno strumento di lavoro per le educatrici. 

Comunicare i problemi

Purtroppo le educatrici devono comunicare ai genitori anche i problemi che hanno rilevato o che sono accaduti nell’asilo nido. Immaginate una situazione del genere (paradossale):


Quante educatrici si sentirebbero a loro agio a comunicare un incidente del genere? Quanti genitori si sentirebbero a loro agio a ricevere un’informazione del genere?

Esempi di problemi che le educatrici devono comunicare, tipici degli asili nido ma non per questo facilmente comunicabili ai genitori, sono: un possibile problema nello sviluppo o del comportamento, morsi o ferite, comportamenti aggressivi pronunciati.
Può essere difficile anche chiedere ad un genitore informazioni su qualche segno fisico presente sul bambino, o parlare di argomenti che in qualche modo toccano la sessualità o l’anatomia, convinzioni culturali o religiose.

Argomenti di questo tipo possono creare disagio e fare emergere resistenze, sentimenti di colpa e sfiducia nelle proprie capacità e conoscenze, sia nei genitori sia nell’educatrice.
Ad esempio, il genitore può mettersi sulla difensiva, negare tutto (“a casa non fa così”) o anche essere aggressivo verso l’educatrice che comunica il problema. Questi atteggiamenti rovinano il rapporto di fiducia costruito con l’educatrice fino ad allora.

Come fare allora?  

Articoli collegati - Comunicazione famiglie - educatrici

Per approfondire uno strumento per condividere e raggiungere facilmente decisioni comuni nell'equipe, vedi Consenso al Nido.
Vedi nella raccolta del Parlamento italiano la Legge 7 giugno 2000, n° 150.
Per approfondire la comunicazione dei problemi del bambino, vedi Analisi dei problemi di sviluppo con la famiglia.

Conclusioni - Comunicazione famiglie - educatrici

In questo articolo abbiamo proposto alcune riflessioni su come aumentare l’efficacia della comunicazione delle educatrici con le famiglie dei bambini iscritti nell’asilo nido. In particolare abbiamo visto come comunicare al meglio durante l’accoglienza quotidiana (ingresso) e l’uscita, e l’uso della comunicazione scritta.Dopo due esempi per focalizzare la differenza tra comunicazione e informazione, utili a chiarire il concetto di comunicazione con le famiglie come apertura verso di queste. Abbiamo poi visto come pianificare la comunicazione con i genitori, in particolare osservando i due aspetti di: 1) Comunicazione come parte fondamentale del proprio lavoro di educatrice di asilo nido; 2) Comunicazione come strumento di lavoro collegiale del gruppo di lavoro. Nel caso della comunicazione scritta, ne abbiamo visto le enormi potenzialità per le educatrici se: a) è esauriente e soddisfa le domande (anche non espresse) dei genitori, in maniera semplice e veloce; b) la comunicazione scritta stimola feedback da parte loro.
Abbiamo infine proposto alle educatrici alcuni consigli per la comunicazione di problemi e difficoltà di un bambino riscontrate in asilo nido.


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